Santuario dell'Addolorata - sec. XVII
La statua dell'Addolorata era inizialmente esposta nella Pieve di Fiemme a Cavalese, ma nel XVI secolo fu costruita nella Pieve la cappella del Rosario e la statua venne rimossa e sepolta in terra consacrata nell'area del cimitero accanto alla chiesa. Fu per caso riscoperta nel 1645 dal sagrestano, che la disseppellì e la collocò sull'altare nella cripta della cappella cimiteriale di San Michele, ma la devozione per la sacra immagine si diffuse molto tra la gente e allora la cappella prese il nome di Cappella dell'Addolorata e divenne meta di numerosi pellegrinaggi da tutta Fiemme. Poi la cappella venne demolita e al suo posto venne eretto il nuovo santuario in stile neo-classico, consacrato nel 1830. L'Addolorata di Cavalese è una pietà tardogotica in polvere di marmo e alabastro, ad essa vengono attribuiti straordinari poteri taumaturgici, documentati dai numerosi "per grazia ricevuta" esposti all'interno del santuario. La protezione dell'Addolorata venne collettivamente invocata nei momenti più drammatici della storia valligiana: per esempio nel 1797 quando l'esercito francese minacciò di incendiare la borgata, ma anche in occasione di incendi, catastrofi naturali o epidemie. In particolare nel Santuario sono conservati dipinti di Antonio Longo rappresentanti i misteri del rosario, le statue lignee di Giuseppe d’Arimatea e di Nicodemo dello scultore G. Iellici da Moena, e un grande quadro dell’ultima cena di scuola fiemmese.
Indirizzo: Via della Pieve
38033-Cavalese (TN)
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